Che bello è camminare sotto la pioggia, non lo facevo da una vita.
L'acqua che ti bagna le scarpe e i pantaloni, ma soprattutto ti rinfresca la faccia, ti fa sentire ancora vivo.
Lo sfondo è quello usuale, sempre più grigio inghiottito com'é dal cemento. Ma è buio, e l'unica cosa illuminata dai lampioni sono le gocce che inesorabilmente abbracciano l'asfalto e i miei capelli, e mi fanno venire voglia di cantare all'una di notte.
E camminare lentamente, per godersi questo attimo, mi rilassa, mi apre la mente: ora vedo più chiara la mia vita, capisco che strada ho preso, capisco gli errori fatti fino a pochi minuti prima, e mi riempio di propositi che grazie a te, pioggia, non cadranno nel dimenticatoio.
A meno che il domani non si porti via tutta la poesia, la magia della semplicità di una pioggia notturna, e restino solo delle fastidiose pozzanghere che non permettono di alzare lo sguardo al cielo mentre si cerca di evitarle...